Le fave dei morti (o fave alla romana), sono un dolcetto tipico della tradizione italiana, si trovano varie ricette dal Veneto fino alla Sicilia. Si preparano proprio per la festa dei morti e hanno origini antichissime, ci sono attestazioni che ne vedono la produzione già ai tempi dei Romani e già all’epoca venivano preparati per festeggiare i morti, sebbene la festa in antichità non cadesse in novembre. Nell’aspetto ricordano ossa ed è forse questo il motivo per cui si associano ai giorni dei defunti.
La ricetta che ho usato è una delle tre proposte da Pellegrino Artusi nella sua bibbia culinaria, tuttavia l’ho leggermente modificata perché così come era proposta non mi convinceva al cento per cento.
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Tempo di preparazione: 15-20 minuti + 20-25 minuti di cottura – Difficoltà: facile
Ingredienti per circa 25 biscotti:
200 g di farina 00;
100 g di mandorle pelate;
100 g di zucchero;
30 g di burro;
1 uovo;
1 cucchiaino di cannella;
1 tazzina scarsa di liquore (nella ricetta si usa acquavite o rosolio, non avendoli ho usato l’anice);
Preparazione:
Tritate finemente con un mixer le mandorle con lo zucchero, in modo che gli olii rilasciati si uniscano allo zucchero e formino un impasto.
Versate il composto così ottenuto su una spianatoia e lavoratelo con il burro, la farina e la tazzina di liquore versandola un po’ per volta.
A questo punto la mia ricetta si discosta da quella di Artusi, poiché secondo lui l’impasto si dovrebbe amalgamare solo con il burro e il liquore. Ma sarò imbranata io, proprio non mi veniva, così l’uovo, invece di usarlo per spennellare i biscotti ho deciso di inserirlo nell’impasto e a quel punto sì che mi è venuto un bell’impasto morbido e più compatto.
Ho letto svariate ricette, alcune seguono le indicazioni di Artusi, altre invece fanno come faccio io. Se volete essere sicuri che i biscotti si formino, vi consiglio di aggiungere l’uovo, diversamente potete provare con il sistema di Artusi e magari vi viene!
Quando l’impasto è pronto, dividetelo in palline e formate dei cilindri grossi circa due dita, tagliate quindi l’impasto ogni 3 centimetri. Le forme sono molto variegate, ma di solito li ho sempre visti leggermente allungati e rotondeggianti, proprio a simulare la forma di una fava.
Disponete i biscotti su una teglia coperta di carta forno e cuocete per 20-25 minuti a 180° in modalità statica, devono risultare leggermente dorati. Se quando li estraete risultano ancora un po’ morbidi, non preoccupatevi si induriranno raffreddandosi.
Sono dei biscotti dal delicato sapore di mandorle che possono accompagnare un caffé o una colazione, la tradizione vuole che si mettano sulla tavola imbandita il 2 novembre per offrirli ai propri cari defunti.
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